A Squillace, nel 1507 troviamo l'Amalfitano Antonio Pisanelli e dal 1826 al 1839 l'Amalfitano Andrea Francesco Rispoli, che era nato con la sorella gemella Maria Antonia in Amalfi il 7 settembre 1787 da Ignazio fu Pietro e da Teresa Gambardella fu Crescenzo. Appartenente alla Congregazione dei Redentoristi e divenuto sacerdote il 21 settembre 1811, fu dottore in Teologia presso l'Università di Napoli il 22 febbraio 1826 e Ministro del Collegio dei Redentoristi di Catanzaro.
Fu nominato vescovo il 15 marzo 1826 da Papa Leone XII e da Francesco I, Re di Sicilia; ebbe per i suoi alti meriti la Croce dei Cavalieri Gerosolimitani. Morì a 52 anni a Squillace il 19 settembre 1839 e fu sepolto nella Cattedrale, nella navata centrale ai piedi dell'altare maggiore, dove di recente è stato trovato il suo sarcofago. A Squillace fondò il Monastero delle Perpetue Adoratrici del SS. Sacramento e la Congregazione dell' Immacolata (1826), istituti dove venivano raccolte ed ammesse fanciulle povere ed abbandonate e dove ricevevano l'insegnamento religioso e l'apprendimento di un lavoro su cui fare affidamento per una vita onesta e cristiana. A Catanzaro consacrò il tempio di S. Caterina (24 giugno1829), officiato dai Padri Redentoristi; a Stilo consacrò la Chiesa dei Liguorini e verificò le Reliquie di S. Giovanni Teresti, il mietitore, (24-giugno1829) e continuò la vertenza col Vescovo di Gerace, che non voleva restituire alcuni Comuni (Bivongi, Serra San Bruno e Spadola) appartenenti alla Certosa di Serra San Bruno.
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